L'ecografia è una tecnica diagnostica che attraverso l’applicazione degli ultrasuoni,
visualizza graficamente gli organi interni, la loro forma e le loro eventuali alterazioni.
L'ecografia è una diagnostica assolutamente di poco disturbo per il paziente
poiché la sonda ecografica lavora sul corpo senza dare fastidio e l'unica operazione da fare
a fine esame è togliere dalla parte esaminata
il gel ecografico necessario per un'ottima aderenza della sonda con la pelle.
Gli ultrasuoni hanno una frequenza a partire da 1-2 Mhz per arrivare anche fino ai 20 MHz.
Le onde hanno una ben determinata lunghezza d'onda e si propagano ad una certa velocità nel corpo:
per maggiori informazioni sulla fisica degli ultrasuoni applicati nella diagnostica
vedere
questa pagina (my-personaltrainer.it).
Le differenti frequenze (ed anche le differenti sonde ecografiche)
vengono impostate in funzione
del tipo di indagine da fare e della parte da esaminare tenendo conto che frequenze
maggiori hanno un maggiore potere risolutivo dell’immagine
ma penetrano meno in profondità nel corpo del paziente.
La classica immagine Ecografica viene costruita convertendo le onde riflesse
in segnali la cui luminosità, in tonalità di grigio,
è proporzionale all'intensità dell'eco;
così tutte le strutture del corpo vengono rappresentate a video con toni che
vanno dal nero al bianco.
Le zone bianche identificano un'alta riflessione delle onde sonore e
definiscono una zona chiamata iperecogena
(per esempio un calcolo), mentre le zone nere riflettono meno e determinano
una zona ipoecogena (per esempio i liquidi).
L’Ecodoppler, una funzione aggiuntiva dell'ecografo, consente la diagnosi ed il controllo
delle malattie vascolari,
sia arteriose che venose perché viene visualizzato sia il movimento del sangue nei vasi sanguigni,
che la forma dei vasi stessi e quindi le eventuali alterazioni delle pareti vascolari. Se è possibile
ottenere dall'ecografo immagini a colori si parla di EcoColorDoppler.
Diagnostica ad ultrasuoni a La Spezia
Un'ecografia è 'operatore dipendente' ed anche 'macchina dipendente'
Con questa affermazione si intende spiegare che, a parita di macchina perfettamente funzionante e
calibrata (l'ecografo), la diagnostica per immagini con ultrasuoni è dipendente direttamente dalle
capacità ed abilità dell'operatore, infatti è l'operatore ( il Medico Ecografista ) che
con opportuni movimenti della sonda va a identificare la zona iperecogena/ipoecogena sospetta
o anomala; la macchina da sola non fa nulla oltre ad emettere gli ultrasuoni che creano
immagini che vanno doverosamente interpretate.
Il Medico Ecografista, oltre a conoscere bene l'anatomia delle varie parti esaminate e le possibili
alterazioni/patologie relative deve necessariamente operare nelle migliori condizioni possibili.
Nello studio Ecografico Berasneva per esempio:
l'illuminazione della stanza viene regolata dalla Dottoressa Berasneva, ad ogni ecografia,
riducendo molto la potenza luminosa - grazie a differenti lampade pilotate separatamente - in modo
da avere la 'lettura' ottimale delle immagini sul'ecografo;
il tempo dedicato dalla Dott.ssa Berasneva ad una ecografia non è stabilito a priori ma
varia a seconda della parte da osservare, della patologia da verificare, dei disturbi rilevati...
e questo assicura la giusta calma da parte del Medico Ecografista nell'esecuzione di
una diagnostica molto utile, molto efficace ma anche molto complessa;
un altro fattore importante è la preparazione all'esame da parte del paziente: una dieta sbagliata
così come una vescica vuota - sono solo esempi - possono pregiudicare l'esame ecografico stesso e portare
talvolta anche a risultati incerti;
una refertazione dettagliata che riporti tutti i dettagli osservati è importante - in ogni caso - ma
soprattutto per i controlli successivi nel tempo: la Dott.ssa Berasneva cura particolarmente la
fase di refertazione.